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La campagna fotografica

a cura di A. Ficini, G. Tartarelli

Le campagne fotografiche, condotte a cura del Laboratorio di Arti Visive, sono state realizzate in quattro tranches (dal 2008 al 2010) con lo scopo di integrare la documentazione, già in possesso della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, riguardante i materiali fotografici incorniciati ed esposti solo in alcuni ambienti della Prioria. Il lavoro si propone, inoltre, come indispensabile strumento di documentazione preliminare al restauro. A seconda dello stato di conservazione delle stampe si è deciso di procedere all'acquisizione digitale mediante due differenti modalità operative. Le stampe sciolte che presentavano buone condizioni di conservazione, sono state acquisite in formato digitale attraverso l'uso di due scanner A3 (Epson expression 1640XL; Mustek ScanExpress 1200 Pro): in formato TIFF/24 bit, risoluzione effettiva di 300dpi. Le stampe in condizioni conservative non ottimali e quelle incorniciate sono state fotografate. In particolare sono stati utilizzati uno stativo da riproduzione IFF-Manfrotto SuperRepro corredato di sistema di illuminazione survoltata al tungsteno a temperatura colore di 3200°K consistente di 4 lampade Philips Photolita da 250W cadauna alloggiate nei portalampada orientabili in dotazione. Per diffondere e ammorbidire i contrasti si sono utilizzati due diffusori di Perpesx in dotazione accessoria al sistema di illuminazione. Si è utilizzata una fotocamera digitale Nikon mod. D200, dotata di un sensore CCD da 10.2Mp (10 Mp effettivi) delle dimensioni 23,7mm x 15.6 mm (fattore di forma Nikon DX) capace di fornire immagini di una risoluzione massima effettiva 3872 x 2592 a 12 bit per canale. L'obbiettivo utilizzato è stato il Nikon AFD 35 f. 2.0: scelta motivata dalla sua qualità, dalla possibilità di mettere a fuoco anche a brevi distanze (fino a 0,25 m), oltre che dai vincoli dimensionali imposti dall'altezza della colonna dell'apparato di riproduzione e dalle dimensioni delle stampe da riprodurre. La fotocamera è stata montata sul braccio dello stativo ponendo la massima cura nel cercare di ottenere il miglior parallelismo possibile fra il piano del CCD e il piano dello stativo. Inoltre, il sistema di regolazione micrometrica di cui il braccio orizzontale dello stativo è dotato ha permesso di regolare ogni volta l'asse del sistema camera-obiettivo al fine di fargli intersecare la stampa in una regione prossima al suo centro. Per gli scatti si è deciso di utilizzare il formato Raw (nel caso delle fotocamere Nikon denominato NEF, Nikon Electronic Format) e dai files, in questo formato, si sono ottenute le immagini nei formati TIFF e Jpeg mediante il software Capture NX. Lo scatto è stato effettuato interfacciando la macchina direttamente ad un computer laptop (Toshiba Libretto) e utilizzando il software di gestione remota della fotocamera (Nikon Capture Camera Control). Questa procedura ha permesso di evitare di trasferire vibrazioni alla macchina fotografica durante la ripresa, di effettuare un controllo a video dell'immagine acquisita e di archiviare le immagini direttamente sull'hard-disk del laptop. Le condizioni di illuminazione hanno permesso di utilizzare un diaframma di f.11 e un tempo di ¼ di secondo utilizzando la sensibilità nativa del sensore di 100 ISO. La postproduzione delle immagini TIFF è stata effettuata mediante il software Adobe Photoshop CS2 e si è limitata all'applicazione di una modesta quantità di maschera di contrasto, di bilanciamento cromatico (per le immagini acquisite mediante scansione) e di ridimensionamento nel formato Jpeg utilizzato per la pubblicazione on line.