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La schedatura

a cura di M. Mozzo, M. Visentin

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Dopo un censimento preliminare, condotto nel giugno del 2003 con la collaborazione e la consulenza scientifica della società Photographica snc di Roma, che ha predisposto anche una perizia tecnica per il restauro e la migliore conservazione della raccolta, il materiale fotografico è stato progressivamente riordinato e inventariato al fine di permettere l’identificazione e la reperibilità dei materiali. I criteri descrittivi adottati hanno comunque cercato di prendere in esame non soltanto l’acquisizione dei dati minimi inventariali (numero progressivo, misure della stampa e del supporto), ma di registrare anche quelle informazioni provenienti dall’analisi autoptica e dalla consultazione di alcuni strumenti bibliografici. Particolare impegno ha richiesto l’individuazione di un percorso analitico che permettesse la registrazione di tutti gli elementi in grado di preservare le informazioni relative alla storia e alla provenienza dei materiali.

Il risultato a cui si è pervenuti - in seguito a una serie di passaggi di affinamento - è uno strumento che propone un doppio livello descrittivo, uno per la fotografia e uno l’opera d’arte rappresentata. Per la descrizione dei dati relativi ai singoli fototipi si è fatto ricorso ai seguenti campi: Collocazione, Inventario, Fotografo - o Stabilimento fotografico - seguito dalla città in cui ha sede l’attività (ad esempio Alinari, Firenze; Anderson, Roma; Bonfils Felix, Beirut etc..), Cronologia, Tecnica, Misure, Montaggio, Timbri/Etichette/Sigle presenti sul verso o sul recto, Didascalia, Annotazioni manoscritte, Catalogo fotografico, Osservazioni e Stato di conservazione. In particolare i campi Catalogo fotografico e Osservazioni sono riservati a informazioni ritenute utili alla definizione della cronologia della stampa, assegnata sulla base di parametri documentabili. Il campo Catalogo riporta gli estremi bibliografici del primo catalogo rintracciato in cui l’immagine entra nelle proposte di vendita del fotografo o dello stabilimento fotografico e il cui anno di pubblicazione viene preso a riferimento per la datazione. Il campo Osservazioni è riservato allo schedatore per fornire all’utente ulteriori informazioni in merito all’attività del fotografo o alla datazione dell’immagine.

Ciascuna scheda prevede un secondo gruppo di informazioni dedicate all’opera fotografata. L’ampiezza della raccolta di foto d’arte del Vittoriale - dai reperti archeologici al contemporaneo ma anche oreficerie, miniature e arti applicate – ha reso necessario limitare la descrizione dell’oggetto fotografato alle informazioni sufficienti per la guida dell’utente alla consultazione della banca dati. La scelta, pertanto, è stata quella di predisporre la Scheda Opera con i seguenti campi: Tipologia dell’opera riprodotta (Architettura, Arti applicate, Disegno/Stampa, Miniatura, Mosaico, Oreficeria, Pittura, Reperti archeologici, Scultura, Veduta/Paesaggio), Soggetto/Titolo (ad esempio per la Pittura: Sacra Famiglia/ Tondo Doni; per la Scultura: Fanciulli musicanti/ Lodatelo con l'arpa; per l’Architettura: Abbazia di S. Stefano), Autore (ad esempio: Garofalo, Tisi Benvenuto; Raffaello, Sanzio Raffaello) e Ubicazione (ad esempio nel caso di un dipinto contenuto in un edificio o in un museo: Anagni, Cattedrale di S. Maria; Parigi, Musée du Louvre, etc...).

Per l’intera raccolta si è provveduto alla normalizzazione e alla corretta identificazione delle opere fotografate, operazione necessaria ai fini della consultazione della banca dati e della reperibilità delle informazioni in fase di ricerca. Tuttavia le verifiche condotte dai curatori non sempre hanno permesso un sicuro riconoscimento dell’opera. In questi casi, per altro limitati in numero, si è scelto di procedere attraverso due modalità differenti:


  • - mantenere nei campi dedicati alla descrizione dell’opera le informazioni storiche qualora presenti nella fotografia (nella didascalia, nei cartoncini di supporto o nella stampa; in forma di annotazioni manoscritte o a stampa), specificandone la provenienza (da annotazione o da didascalia).
  • - indicare nei campi dedicati alla descrizione dell’opera “Non identificato” per i campi Autore e Soggetto/Titolo e “Non rintracciato” per il campo Ubicazione qualora non sia presente alcuna informazione.

L’organizzazione di un percorso descrittivo ha comportato inevitabilmente la necessità di ridefinire archivisticamente i materiali fotografici, in molti casi, privi di una numerazione inventariale. Si è proceduto quindi a assegnare una numerazione progressiva, organizzando la raccolta in nuclei o fondi principali di consistenza limitata, ulteriormente ripartiti in serie. Per garantire la tracciabilità dei materiali e per ridurre al minimo i rischi di decontestualizzazione, inoltre, si è scelto di riportare nel campo Collocazione anche i riferimenti relativi alla loro collocazione originaria:


  • - Archivio iconografico
  • - Uffici Teatro
  • - Prioria suddivisa in:

    Apollino; Bagno blu; Bagno Stercorario; Camera delle ospiti; Verde; Corridoio bagno; Cucine; Lebbroso; Mappamondo; Officina; Salotto Cicerin; Solaio G L; Solaio H LI; Stanza letto Cicerin





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